Centralità dell'alunno
PROGETTO EDUCATIVO
PREMESSA
Il presente P. E. dell’Istituto “A. Celona”, gestito dalle Suore Ancelle Riparatrici del SS. Cuore di Gesù, è un testo tra altri , che documenta la storia culturale della Chiesa messinese degli inizi del XX secolo.
Presenta un ideale educativo perseguito a Messina dal 1918 e da qui trapiantato in tanti altri paesi del mondo (U.S.A. – BRASILE – COSTA D’AVORIO – POLONIA), ovunque le scuole delle Ancelle Riparatrici del SS. Cuore di Gesù sono stati presenti.
La responsabilità educativa dell’Istituto è comunitariamente condivisa da religiose e da laici che insieme, nei rispettivi ruoli, collaborano alla formazione dei fanciulli, con l’apporto delle loro esperienze umane, cristiane e professionali.
L’impegno degli educatori si qualifica per la testimonianza di vita, la professionalità aggiornata, lo stile educativo centrato sull’attenzione alla persona dell’allievo e sullo sforzo di creare un ambiente che, con gradualità, serietà e continuità, stimoli i fanciulli a divenire progressivamente artefici della propria formazione e protagonisti della vita scolastica.
Gli alunni e le alunne sono la ragione d’essere dell’Istituto e il centro del processo formativo.
Il presente progetto presenta il quadro delle finalità educative che aiutano l’azione dei docenti della scuola dell’Infanzia e primaria ispirata alla spiritualità della S. Riparazione, condivisa dalla intera comunità scolastica.
A tale progetto educativo dovranno fare riferimento le programmazioni didattico-educative e l’azione dei docenti e della comunità educante.
BREVI RIFERIMENTI STORICO-GEOGRAFICI
L’Istituto scolastico è intitolato ad Antonino Celona, fondatore della Congregazione Ancelle Riparatrici del SS. Cuore di Gesù, ubicato in via N. Bixio, 30 Is.125.
La popolazione di questo quartiere è di ceto borghese, per cui si rende un servizio educativo finalizzato alla formazione morale, civile, religiosa nella prospettiva del loro inserimento nella società del futuro.
L’Istituto trae le sue origini da carisma apostolico del suo Fondatore, Mons. Antonino Celona, il quale, nel lontano 1916 concepì l’idea di una missione di risanamento e di ripresa morale e culturale della città di Messina, rimasta prostrata dal degrado morale, civile ed economico causato prima dal disastroso sisma del 1908 e poi dalla prima guerra mondiale.
A questo scopo Egli raccolse i primi membri della sua fondazione per lanciarli nell’opera di recupero morale e culturale dell’infanzia e della gioventù, attuando uno stile pedagogico ispirato ai valori umano-cristiani in sintonia con le esigenze del tempo, dinamicamente aperto al mutamento dei tempi e dei luoghi e ai progressi della pedagogia e della società.
L’attività educativa si andò consolidando ed estendendo fino a raggiungere l’attuale sviluppo, però l’evoluzione della cultura, della pedagogia, della tecnica e il grado elevato di benessere raggiunto dalla società moderna, impongono in questo momento un profondo mutamento nella coscienza degli educatori e una decisa interpretazione dell’identità della scuola per poter assolvere dignitosamente ed efficacemente il compito educativo che l’Istituto si è assunto.
LA PROPOSTA EDUCATIVA
L’Istituto persegue le proprie finalità educative mediante una pluralità di attività che trovano il loro centro portante nella scuola, integrata da altre iniziative di carattere religioso, culturale, sociale e sportivo.
Tanto la scuola, quanto le altre iniziative sono accuratamente programmate, affinché ogni attività dia il proprio contributo alla formazione dei fanciulli, in armonia con i principi educativi esposti in questo documento e affinché l’apporto specifico delle singole attività si integri efficacemente con quello delle altre
FINALITA’ FORMATIVE GENERALI
La scuola “Antonino Celona” intende svolgere un servizio di pubblica utilità, senza scopo di lucro, mediante la formulazione di una proposta educativa alle nuove generazioni senza fare discriminazioni, accogliendo i fanciulli di ambo i sessi le cui famiglie accettano tale proposta educativa attenta ed aperta.
In particolare intende aiutare gli alunni che versano in particolari difficoltà psicologiche, morali, economiche.
Dà grande importanza allo sviluppo fisico dell’alunno e alla sua crescita psicologica sana, condizioni valide per costruire una società pacifica.
Pone al primo piano l’insegnamento della religione cattolica, la formazione morale e spirituale.
Considera l’educazione linguistica, logico-matematica, antropologica ed artistica privilegiate vie per lo sviluppo psichico e sociale degli alunni in quanto figli di Dio.
CENTRALITA’ DELL’ALUNNO
Interlocutori nell’azione educativa sono i fanciulli nei quali riconosciamo i protagonisti primari e non solo gli utenti della scuola.
Essi sono portatori del diritto-dovere ad una educazione capace di dare risposte alla loro indole, alle richieste della famiglia, della società e del territorio: è fondata sul rispetto del suo essere originale, unico, irripetibile.
La formazione dell’alunno è al centro dell’attenzione nello svolgimento del processo educativo.
In funzione dell’alunno la Comunità educante assume l’impegno di usare tutti gli stimoli validi perché egli possa crescere e maturare in tutti gli aspetti della sua personalità.
Tra gli obiettivi generali vanno sottolineati: l’autonomia e la socializzazione.
Gli alunni vanno aiutati a:
- stimare i valori morali e religiosi e aderirvi in maniera consapevole e responsabile;
- saper guardare la realtà nei suoi aspetti, capirla e viverla;
- tenere un comportamento leale, rispettoso, civile verso gli altri;
- alimentare il sentimento di umanità e di bontà nelle situazioni penose e disumane;
- essere costruttori di pace.
INSEGNANTI E OPERATORI EDUCATIVI
Alle insegnanti compete in modo particolare la responsabilità della formazione integrale degli alunni, sicché in seno alla comunità educativa esse svolgono un ruolo fondamentale e insostituibile, perché sono coloro che imprimono alla Scuola la fisionomia e lo stile educativo suggerito dalla moderna pedagogia.
Anche il personale amministrativo fa parte della Comunità educativa e partecipa alla vita della scuola secondo il compito che gli è stato assegnato.
Esso contribuisce, con l’impegno quotidiano di amministrazione, di segreteria e di altri servizi, a rendere più agevole il lavoro educativo e assicura l’ordine e la cordiale convivenza.
I docenti devono:
- Essere per i propri alunni non soltanto veicolo vivo e vitale della cultura mediante la solida formazione professionale e psico-pedagogica, ma devono stabilire un dialogo sempre aperto, perché nella scuola non vengano trasmesse soltanto aride cognizioni, ma si vivano e si inculchino i valori della vita.
- Assumersi la responsabilità di educatori soprattutto con la coerenza dei principi e con la testimonianza della loro vita, perché gli esempi dei maestri lasciano un’impronta profonda e indelebile nella personalità degli allievi.
- Operare con gli alunni con animo comprensivo e disponibile, mostrando di conoscere la psicologia dell’età evolutiva.
- Trattarli con rispetto e con spirito di servizio: il bambino ha bisogno di essere accolto con il proprio bagaglio di esperienze, competenze, sicurezze, paure…
- Mantenerli in dialogo con quel prestigio che nasce dalla sicura competenza e dall’amore.
- Stabilire frequenti contatti con i genitori, affinché scuola e famiglia orientino congiuntamente il loro lavoro formativo verso gli obiettivi fissati nel Progetto Educativo.
- Coinvolgere nel processo di apprendimento i bambini motivando i loro sforzi.
- Considerare le discipline mezzi per la formazione dei loro alunni.
- Considerare la valutazione strumento di formazione ed orientamento occasione di dialogo con le famiglie e di continua revisione del percorso didattico.
- Attuare la continuità didattica e quindi restare in costante raccordo progettuale e pedagogico tra la scuola dell’infanzia e primaria e la scuola media.
I GENITORI
I genitori sono i primi e i principali educatori dei propri figli.
La scuola, per attuare i propri principi e per raggiungere le mete educative, ha bisogno della fiducia e della collaborazione dei genitori.
Essi hanno il dovere di aiutare la Scuola e realizzare insieme con i docenti un’educazione fondata sui criteri contenuti nella Proposta Educativa della scuola da loro scelta.
I genitori sono tenuti a:
- stabilire un rapporto corretto, cordiale e fiducioso, di stima reciproca con i docenti, per consentire lo scambio di informazioni e per rendere efficace il processo educativo richiesto;
- condividere e partecipare alle attività della scuola;
- offrire, quando è il caso, le proprie competenze professionali per un servizio che qualifichi maggiormente la scuola, la formazione professionale e le attività integrative.
LA COMUNITA’ RELIGIOSA
La comunità religiosa stimola e anima la partecipazione e la collaborazione tra i membri della Comunità educativa, crea un clima di sincera cordialità e accoglienza:
- Trasmette fiducia ed entusiasmo.
- Si rende responsabile della scelta e assunzione degli insegnanti e dell’accettazione degli alunni.
- Considera fondamentale l’interazione con le famiglie e con il territorio tenendo paziente dialogo con tutti.
- Si occupa dell’amministrazione scolastica.
- Provvede alla manutenzione dei locali, all’efficienza delle attrezzature necessarie al buon andamento delle attività scolastiche.
LA COMUNITA’ EDUCANTE
I Docenti, i non docenti, i Genitori, gli Alunni, la Comunità religiosa costituiscono la Comunità educante.
Tutti lavorano in comunione solidale di ideali e di obiettivi per scoprire i propri doveri ed assolverli con gioia, senso di responsabilità e impegno generoso.
La Comunità educante stimola tutti a considerare la SCUOLA come propria, e la formazione degli alunni opera a responsabilità di tutti.
E’ impegnata ad instaurare un’atmosfera di famiglia, un ambiente umano, semplice ed accogliente, impregnato di spirito evangelico di libertà e carità che favorisce i rapporti interpersonali e l’aiuto scambievole, sia tra i docenti, sia verso gli alunni.
CONCLUSIONE
Alla stesura di questo Progetto Educativo hanno contribuito tutte le componenti scolastiche.
In particolare si è tenuto conto della tradizione scolastica della Congregazione e delle aspettative dei genitori che hanno scelto una scuola di ispirazione cristiana.